PerCorsi - Storie di persone in formazione
“PerCorsi: storie di persone in formazione” è una rubrica di INTERSOS LAB che ha l’obiettivo di raccontare storie e testimonianze delle persone incontrate durante i nostri corsi di formazione, persone che da un lato si impegnano in una crescita professionale continua e dall’altro danno forma ai loro progetti di vita.
Mi chiamo Veronica e il mio percorso è iniziato con una formazione linguistica in arabo e cooperazione interculturale in area euromediterranea presso l'Università di Napoli L’Orientale. Mentre studiavo la regione dal punto di vista storico, linguistico e sociologico, ho sviluppato un interesse per il settore umanitario con il desiderio di implementare le conoscenze nella pratica reale, non solo all'interno del contesto accademico. Da una prospettiva sociologica, studiare l'arabo è stata una tappa fondamentale per comprendere i fili che collegano le due sponde del Mediterraneo, soprattutto nei tempi attuali, caratterizzati da massicci movimenti e conflitti. Ma il mio interesse è andato oltre la comprensione delle mere dinamiche storico-politiche attuali che sentiamo in tv, bensì mi ha consentito di riscoprire e valorizzare il profondo legame culturale che ha sempre connesso i popoli delle due sponde. Dopotutto, il desiderio di scavare nelle narrazioni e nelle identità collettive celate dietro stereotipi e pregiudizi, facendo del linguaggio uno strumento, non è semplicemente un'attività intellettuale nella ricerca accademica, ma un serio impegno nel costruire legami reali e nell'accogliere connessioni globali che definiscono il Mediterraneo contemporaneo.
La mia esperienza di studio dell’arabo ha dunque rappresentato un passo cruciale e importante che mi ha portato successivamente a interessarmi all’ambito umanitario. Durante uno scambio linguistico in Tunisia, il contatto con persone già attive in ONG mi ha fatto scoprire la cooperazione internazionale come una possibile carriera. Nonostante il percorso accademico, però, mi sono accorta di avere dei gap nelle competenze pratiche necessarie per lavorare in un settore che richiede preparazione tecnica: la complessità dei contesti in cui si interviene richiede figure preparate, che sappiano affrontare i rischi e gestire situazioni delicate, unendo volontà e competenze. È per questo motivo che ho scelto di svolgere il mio tirocinio curricolare con INTERSOS Lab, che mi ha permesso di affiancare alla preparazione teorica una formazione tecnica e di qualità.
Grazie a INTERSOS Lab ho potuto seguire corsi come MEAL Manager e Medicina Umanitaria, che mi hanno insegnato ad applicare strumenti di valutazione e gestione del progetto e a comprendere l’importanza di un approccio culturale nella cura dei pazienti migranti. È qui che, durante il corso di Medicina Umanitaria, ho davvero capito quanto la comprensione del background culturale delle persone vulnerabili, come i migranti, sia da considerare nel tentativo di costruire relazioni di fiducia e fornire un servizio efficace. Mentre il titolo suggerirebbe che questo corso si rivolge solo ai professionisti della salute, la gamma di destinatari in realtà era piuttosto ampia, includendo un certo numero di specialisti che lavorano con minoranze e popolazioni vulnerabili. Da persona che non studia medicina, ma che ha un interesse al tema migratorio, ho percepito l'importanza di un corso come questo non solo per i medici, ma per tutti i professionisti che operano in contesti interculturali. La formazione non è solo tecnica, ma fa luce anche sulle metodologie per il trattamento di individui vulnerabili e spiega, ad esempio, le situazioni difficili che molti migranti affrontano non solo durante il viaggio ma anche una volta arrivati in Italia, al fine di condividere best practices per tutti gli operatori del settore. Conoscere queste realtà non solo suscita più empatia, ma ha fatto notare come la cura non possa fare a meno di essere intrisa di una dimensione culturale.
Il corso MEAL manager, invece, mi ha introdotto alla misurazione e alla valutazione dell'impatto degli interventi umanitari, dandomi un piccolo accenno a una delle tante specializzazioni richieste all'interno delle ONG. MEAL non è solo un pacchetto di procedure; è il vero pilastro che garantisce trasparenza e affidabilità. Il monitoraggio e la valutazione in termini di impatto delle azioni sono continui e ciò è indispensabile non solo per la fiducia dei beneficiari, ma anche per l'efficacia complessiva dei progetti. Per chiunque, come me, che è interessato a intraprendere una carriera nella cooperazione, comprendere e applicare i principi MEAL significa partecipare alla costruzione di un settore trasparente e affidabile in cui le persone possano credere in ciò che si sta facendo.
Concludo ringraziando INTERSOS Lab per l'opportunità, che sicuramente mi ha aiutato a comprendere meglio come funziona questo settore e a rafforzare la mia determinazione a proseguire in questa direzione. Piani per il futuro? Nel breve periodo inizierò un Master in Cooperazione e Sviluppo, con la speranza che possa permettermi di concretizzare la carriera che ho immaginato. Voglio iniziare a lavorare in questo ambito e indirizzare il mio percorso verso la mia più grande passione: l'arabo e la possibilità di vivere nei paesi arabi. A lungo termine, il mio obiettivo è quello di modellare la mia carriera in modo da poter dare il mio contributo diretto in un territorio che sento profondamente vicino.
Articolo scritto da Veronica Polizza, tirocinante INTERSOS Lab, Università Orientale di Napoli