Corso per operatore umanitario: ruoli e campi d'azione

Corso per operatore umanitario: ruoli e campi d'azione

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Perché iscriversi al corso?

Il corso fornisce principi teorici e strumenti operativi per seguire l’intero processo dall'accoglienza alla presa in carico (che sarà oggetto specifico di un corso dedicato), dalla fase di assessment e analisi dei bisogni, passando via via per i vari interventi specializzati, i target di riferimento, le figure professionali coinvolte nei diversi momenti e nelle diverse azioni del lavoro di protection. Durante il corso viene presentato un modello di intervento centrato sulla dimensione della transculturalità e sul coinvolgimento della rete dei servizi entro un’ottica di lavoro integrato.

I corsi di Intersos Lab prevedono la modalità sincrona da remoto/mista nella totalità delle ore previste. Anche la parte operativa di analisi dei casi e il project work finale sono previsti per essere momenti formativi ed operativi di gruppo con il formatore/la formatrice.


Programma del corso

Date Novembre: 18, 19 e 24 

Giorno 1

Venerdì 18 Novembre ore 14-18 (remoto)

I MODULO Metodologia di intervento in contesto Umanitario: 

Assessment e analisi dei bisogni 

• Il concetto di bisogno durante eventi traumatici ed emergenziali: dalla compromissione al ripristino 

• Individuazione target di riferimento 

• Coinvolgimento dei beneficiari 

• Programmazione attività sulla base dei bisogni 

• Il lavoro di rete e la non sostituzione dell’intervento rispetto agli attori istituzionali.

Questo modulo è volto ad esplorare il contesto di riferimento in cui l'azione di protezione andrà implementata. Vuole fornire visione completa di tutti gli steps antecedenti all'implementazione progettuale, partendo dalla lettura dei diversi contesti di intervento (centri di accoglienza, case famiglia, poli territoriali, centri aggregativi formali ed informali…) e dall'analisi dei bisogni dei beneficiari, illustrando le modalità e gli strumenti per l'identificazione delle necessità, delle risorse e per la realizzazione dell’intervento precoce. 

Giorno 2

Sabato 19 Novembre ore 9.30-13.30/14.30-18.30 (remoto)

II MODULO La “Protection”: principi, sfere d’azione, approcci e ambiti 

• Definizione, sfere d’azione e ruoli della “protection” e “protection mainstreaming”

• Introduzione alla “child protection”

• L’intervento con persone sopravvissute a violenza di genere (GBV)

• Figure professionali del settore

• Case studies

Questo modulo intende presentare ed analizzare i concetti chiave relativi alla “protection” nell’intervento umanitario, partendo dalla definizione per giungere all’analisi delle sue sfere d’azione, attraverso l’utilizzo di case studies ed esempi pratici. Seguirà un focus sugli ambiti della “child protection” e della “gender-based violence (GBV) ”. Durante il modulo saranno delineate le principali figure professionali coinvolte nel settore della “protection”, illustrando le competenze di base e i percorsi che ne possono migliorare il profilo.

III MODULO Approccio multidisciplinare e transculturale 

• Analisi dei bisogni ed interventi di mediazione 

• Il ruolo del mediatore all’interno di un’equipe multidisciplinare

• La mediazione culturale nel lavoro transculturale

Questo modulo vuole fornire fondamenti teorici ed operativi di carattere transculturale, illustrando i ruoli e le funzioni della figura del mediatore in contesti multiculturali. Il modulo si concentra sui diversi ambiti di intervento della mediazione (colloqui di natura sociale o psicologica, visite mediche, colloqui con la commissione, accompagnamenti presso i servizi…) al fine di analizzare le particolarità dei singoli contesti, ma anche tracciare principi standard e trasversali di intervento. Sarà delineato il modello di lavoro con la mediazione sia all’interno delle equipe multidisciplinari, sia calandolo nelle strategie operative, dentro una cornice teorica di riferimento che vede la mediazione come volta a favorire un “campo relazionale significativo”, permettere la comunicazione e la comprensione e garantire, quindi, l’accesso ai diritti. Così intesa, la mediazione è uno degli strumenti principe per perseguire obiettivi di accoglienza, integrazione e stabilizzazione dei progetti migratori dei beneficiari.

Giorno 3

Giovedì 24 Novembre ore 9.30-13.30/14.30-18.30 (in presenza/da remoto)

IV MODULO Psicologia della migrazione 

• La migrazione come evento storico, sociale e collettivo 

• La migrazione come dimensione psicologica: impatto e conseguenze interpersonali ed intrapsichiche 

• Le dinamiche trans-generazionali nella migrazione 

• Gli stili di accomodamento 

• Come riconoscere segnali di distress, trauma, violenza e come intervenire P.F.A. (Psychological First Aid) 

• Colloqui di sostegno psicologico in contesti umanitari: teorie e tecniche 

• Il colloquio mediato: come lavorare con la mediazione dentro la relazione psicologica 

• Mappatura e referral verso i principali servizi psico-sociali 

Il presente modulo fornisce una panoramica teorica della psicologia della migrazione, trattandola quale dimensione tanto sociale quanto individuale. Si concentra sulle componenti psicologiche della migrazione e sulle conseguenze di carattere psicopatologico che essa può comportare, illustrando le principali strategie di intervento sia immediato che sul lungo termine. Si sofferma sull’importanza di lavorare insieme alle figure di mediazione linguistico-culturale e in una visione di intervento integrata con i servizi del territorio, terzo settore, istituzioni.

V MODULO Strumenti di lavoro

• Role playing

• Case studies

• Project work (auto produzione di materiali e attività) 

L'ultimo modulo ha un carattere pratico ed esperienziale ed è finalizzato a presentare l’operatività del lavoro umanitario. Riprendendo gli aspetti affrontati nelle sezioni precedenti, questa si concentra nello specifico sulla realizzazione dei materiali necessari nei contesti di emergenza e multiculturali: schede di assessment, database, form per referral interno ed esterno, modalità di stesura delle relazioni per i servizi…

Attestati e riconoscimenti

Frequentando almeno l'80% del corso di formazione, si otterrà l'attestato di partecipazione rilasciato da Intersos Lab Srl, impresa sociale di Intersos - Organizzazione umanitaria.

A chi è rivolto il corso

Il corso si rivolge a studenti universitari, operatori che lavorano o desiderano lavorare in ambito umanitario.

Requisiti di partecipazione

Non vi sono prerequisiti specifici. E’ auspicabile una conoscenza di base della terminologia e dei meccanismi della cooperazione internazionale, acquisita tramite studio o esperienza sul campo. Il corso si terrà in italiano, ma è richiesta una conoscenza della lingua inglese che permetta allo studente di leggere e comprendere materiali didattici in inglese.

Webinar

Data webinar: 11 luglio h18-19

Info e iscrizioni al seguente link

Formatori

Giulia Menegatti
Laureata in Studi Internazionali, ha conseguito un MA in Advanced Migration Studies Ha collaborato con organizzazioni non governative all’estero, in Messico e a Malta, nell’implementazione di progetti di supporto e protezione della popolazione migrante. Dal 2017 lavora a Roma con INTERSOS, nell’ambito della Regione Europa, ricoprendo il ruolo di progettista e manager di progetti volti alla protezione e all’empowerment di donne migranti e MSNA sopravvissute/i a violenza sessuale e di genere. Da Novembre 2020 gestisce il progetto “REST – Resilient Strategies for Young Migrants GBV survivors”, realizzato in partenariato con il Comune di Roma ed è GBV Specialist.

Diego Pandiscia
Laureato in Scienze Politiche V.O. e in Educatore Professionale Socio-Pedagocico, ha conseguito l'abilitazione DITALS 2 per l'insegnamento della lingua italiana a stranieri. E' stato formatore per l'organizzazione internazionale Youth Express Network, ha collaborato con diverse organizzazioni operanti nella migrazione nella Regione Lazio, nello specifico con utenza di origine Rom. Dal 2016 lavora con Intersos nell'ambito della Regione Europa ricoprendo il ruolo di Project Manager in progetti volti alla protezione e all' empowerment della popolazione migrante e dei minori stranieri non accompagnati. Ha coordinato dal 2016 al 2019 in Sicilia il progetto "UNICEF & INTERSOS Intervention to strengthen and harmonize child protection standards for refugee and migrant children in Italian First Reception System" incluse le attività di "Search & Rescue" nel Mediterraneo sulle navi della Guardia Costiera Italiana. Dal 2019 è coordinatore del Centro Intersos Lab a Roma e dal 2022 è Amministratore Unico dell'Impresa Sociale omonima che si occupa di formazione e inserimento al lavoro.

Cristina Ialongo
Laureata in Psicologia Clinica e di Comunità V.O., ha conseguito specializzazioni in Psicoterapia Gruppoanalitica, Psicologia Clinica Transculturale e Psicologia Perinatale. Si dedica all' attività privata e ha lavorato con vari enti di formazione, ideando ed erogando corsi su argomenti di ambito psicologico rivolti sia a singoli professionisti che a istituzioni. Ha collaborato con l'"Ambulatorio per le patologie post traumatiche e da stress” dell' Ospedale San Giovanni di Roma, occupandosi della presa in carico psicologica di persone vittime di tortura e supportando la preparazione alla commisione terriroriale. Ha avuto incarichi presso diverse Ong, in progetti di educativa di strada (in Guatemala), emergenza umanitaria e supporto psicosociale della popolazione migrante, in particolar modo madri e nuclei vulnerabili. Dal 2020 collabora con Intersos all’interno delle aree di protection e mental health: riveste il ruolo di psicologa, realizzando percorsi di sostegno psicologico e psicoterapia ad approccio transculturale e case manager, seguendo la presa in carico degli utenti, in maniera integrata con i servizi socio-sanitari e del sistema di accoglienza di riferimento.

Francine Banamwana
Educatrice Professionale Socio-Pedagogico e Mediatrice interculturale, ha collaborato negli anni con diverse organizzazioni operanti nel settore della migrazione, nello specifico con i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale nei circuiti CAS e SPRAR. Dal 2011 è impegnata nei progetti di inclusione socio-lavorativa rivolti alla popolazione migrante. Dal 2020 collabora con Intersos Lab ricoprendo il ruolo di Project Officer dello sportello di Segretariato Sociale, che si occupa di accoglienza, orientamento e supporto riguardo l’accesso ai servizi socio sanitari pubblici e privati del territorio.

Partnership

Intersos è un’organizzazione umanitaria italiana nata nel 1992 ed attiva in vari paesi del mondo per portare assistenza e aiuto immediato a popolazioni colpite da crisi umanitarie, vittime di guerre, violenze, disastri naturali ed esclusione estrema, con particolare attenzione alla protezione delle persone più vulnerabili. Intersos interviene in situazioni di emergenza per contribuire a soddisfare bisogni primari come il diritto al cibo, all’acqua, alla salute, alla protezione e all’istruzione.

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